Sulla scorta del provvedimento del Prefetto Giovanni Bruno, che ordina al Sindaco “la revoca della licenza dell’esercizio commerciale”, questa mattina è stato notificato al gestore di un noto bar del centro l’ordinanza di chiusura.
Il tempestivo provvedimento prefettizio era scaturito a seguito di esplicita nota della Compagnia carabinieri di Civita Castellana con cui, due giorni fa, aveva comunicato che il locale – nonostante fosse stato già raggiunto nel novembre 2019 da un provvedimento di chiusura ex art 100 del TULPS a firma del Questore – continuava a costituire ritrovo di persone gravate da pregiudizi penali e che la loro presenza in loco comportava problemi per l’ordine e la sicurezza pubblica, integrando un rischio attuale di turbamento dell’ordine pubblico e della sicurezza e, conseguentemente una situazione complessiva di degrado. La nota dei carabinieri indirizzata al Prefetto – oltre a ripercorrere gli esiti di precedenti controlli in cui erano emerse gravi condotte relative allo spaccio di sostanze stupefacenti e atti violenti – riguardava, in particolare, l’accertamento che, nell’ambito del servizio mirato al contrasto della somministrazione di bevande alcooliche a minorenni, i militari della locale Stazione, unitamente a militari dell’Aliquota Operativa, e in collaborazione con personale del N.A.S. e del N.I.L. di Viterbo, avevano effettuato nella serata dello scorso 9 luglio. In quella circostanza, i militari avevano potuto constatare la somministrazione di alcol a una minorenne, la omessa esposizione riproducente divieto di fumare all’interno dell’esercizio, importanti carenze igienico strutturali in attività di somministrazione di alimenti e bevande, nonché l’impiego di un lavoratore in nero, per un ammontare provvisorio di circa 8.500 € di sanzioni. Contro il provvedimento, il gestore potrà presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica al tribunale amministrativo regionale ovvero entro 120 giorni dalla notifica, al presidente della repubblica, nei termini e modi previsti dalla legge.
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